Municipio vecchio
Tratto da: Relazione tecnica relativa al progetto di risistemazione di sede municipale “Municipio Vecchio” a cura degli architetti bovesani Emilio Fronzè, Guido Marchisio e Mea Martini
Le notizie storiche relative a questo edificio, recuperabili negli archivi locali, sono scarsamente significative al fine di una corretta ed esauriente lettura storico-tipologica.
Il palazzo è compreso nel perimetro dell’antico ricetto (per i bovesani “Rusat”), anticamente zona fortificata racchiusa da mura e da torre civica, sull’asse di via Roma, prima via Statuto.
L’edificio doveva essere presente già nel 1600, probabilmente come dimora di signori di Boves.
E’stato possibile stralciare alcune notizie indicative da vecchie carte, per lo più mandati di pagamento datati fine ‘700 inizio ‘800 in cui si fa riferimento alla “Casa di Comunità”, “Casa Comunale “, “Sala Consiglio” e che si ritiene possono identificarsi con l’edificio in esame.
Solo più avanti, in un documento del 1803, compare per la prima volta il termine “Municipio”. All’inizio del ‘900 l’edificio fu sede della Pretura e ne prova la veridicità la scritta mal conservata sull’ingresso secondario da via Statuto. Fu anche sede del fascio negli anni tra la 1° e la 2° guerra mondiale.
Pare comunque probabile che la parte più antica della costruzione sia la metà destra del corpo di fabbrica costituente la facciata, dove si riscontrano le volte a botte in mattoni e un criterio costruttivo ancora abbastanza omogeneo. Difficile è ipotizzare una gradualità dei molti interventi ed adattamenti susseguitisi nel tempo (come starebbero a dimostrare alcune aperture che da esterne sono state in seguito inglobate all’interno dei volumi) alterandone di volta in volta anche la struttura.
Dopo la 2° guerra mondiale, per poco tempo, in modo provvisorio fu ancora sede del Municipio, in attesa delle riparazioni e del ripristino di quello nuovo danneggiato dall’’incendio del 19 settembre 1943 ad opera dei tedeschi.
Negli anni ’50 è stato sede della scuola elementare e negli anni ’60 sede della Scuola di Avviamento Professionale e quindi della Scuola Media Statale
Pur perdendo la destinazione di Municipio, ospita ora due istituzioni comunali: la Biblioteca civica e la Scuola di Pace
Di particolare interesse storico culturale sono le tre lapidi poste sulla facciata, lato via Roma, dedicate a Anna Cavallera(moglie del celebre chimico G. A. Giobert , insigne per scienze e lettere in tempi in cui l’istruzione femminile era tanto negletta e fulgido esempio di virtù familiare e cittadina – lapide affissa il 30/08/1886), al Prof. Don Giovanni Battista Cavallera(sacerdote, scienziato patriota e primo deputato al Parlamento 1848 – lapide affissa il giugno 1889) e al Maggiore Tommaso Beraudo(patriota caduto a Montanara il 29 maggio 1848 – lapide affissa il 30/08/1886)
Le notizie storiche relative a questo edificio, recuperabili negli archivi locali, sono scarsamente significative al fine di una corretta ed esauriente lettura storico-tipologica.
Il palazzo è compreso nel perimetro dell’antico ricetto (per i bovesani “Rusat”), anticamente zona fortificata racchiusa da mura e da torre civica, sull’asse di via Roma, prima via Statuto.
L’edificio doveva essere presente già nel 1600, probabilmente come dimora di signori di Boves.
E’stato possibile stralciare alcune notizie indicative da vecchie carte, per lo più mandati di pagamento datati fine ‘700 inizio ‘800 in cui si fa riferimento alla “Casa di Comunità”, “Casa Comunale “, “Sala Consiglio” e che si ritiene possono identificarsi con l’edificio in esame.
Solo più avanti, in un documento del 1803, compare per la prima volta il termine “Municipio”. All’inizio del ‘900 l’edificio fu sede della Pretura e ne prova la veridicità la scritta mal conservata sull’ingresso secondario da via Statuto. Fu anche sede del fascio negli anni tra la 1° e la 2° guerra mondiale.
Pare comunque probabile che la parte più antica della costruzione sia la metà destra del corpo di fabbrica costituente la facciata, dove si riscontrano le volte a botte in mattoni e un criterio costruttivo ancora abbastanza omogeneo. Difficile è ipotizzare una gradualità dei molti interventi ed adattamenti susseguitisi nel tempo (come starebbero a dimostrare alcune aperture che da esterne sono state in seguito inglobate all’interno dei volumi) alterandone di volta in volta anche la struttura.
Dopo la 2° guerra mondiale, per poco tempo, in modo provvisorio fu ancora sede del Municipio, in attesa delle riparazioni e del ripristino di quello nuovo danneggiato dall’’incendio del 19 settembre 1943 ad opera dei tedeschi.
Negli anni ’50 è stato sede della scuola elementare e negli anni ’60 sede della Scuola di Avviamento Professionale e quindi della Scuola Media Statale
Pur perdendo la destinazione di Municipio, ospita ora due istituzioni comunali: la Biblioteca civica e la Scuola di Pace
Di particolare interesse storico culturale sono le tre lapidi poste sulla facciata, lato via Roma, dedicate a Anna Cavallera(moglie del celebre chimico G. A. Giobert , insigne per scienze e lettere in tempi in cui l’istruzione femminile era tanto negletta e fulgido esempio di virtù familiare e cittadina – lapide affissa il 30/08/1886), al Prof. Don Giovanni Battista Cavallera(sacerdote, scienziato patriota e primo deputato al Parlamento 1848 – lapide affissa il giugno 1889) e al Maggiore Tommaso Beraudo(patriota caduto a Montanara il 29 maggio 1848 – lapide affissa il 30/08/1886)