
Cappella di San Rocco
(nel concentrico – Via Peveragno)
Posta a quello che, secoli fa, era uno dei confini comunali la cappella di S. Rocco nel 2000 è in fase di restauro e sara restituita ai bovesani in tutto il suo splendore. “ La chiesa è molto antica ed è stata costruita in due fasi,- dice il Signor Rinero che sta lavorando al recupero,- dopo aver curato il risanamento della struttura stiamo occupandoci della tinteggiatura utilizzando i colori tradizionale del rosa, grigio chiaro, e rosso mattone. Durante i lavori abbiamo portato alla luce alcuni cornici che intendiamo recuperare. L’intervento si concluderà con la tinteggiatura del campanile.”
La chiesa di S. Rocco risentiva degli anni e dell’umidità proveniente dal materiale con il quale è costruita, tra il quale compare la pietra porosa del torrente Colla il risanamento è partito dalla base del’edificio fino all’altezza di alcuni metri. Peraltro, è chiesa molto antica considerando che vi si fa riferimento nei documenti del 1630 quando si parla della terribile peste che anche a Boves miete le sue vittime.
Tra i provvedimenti per arginare l’epidemia, il consiglio comunale del tempo stabilisce una sorveglianza speciale nei confronti dei forestieri che arrivano in paese. I documenti parlano di due guardie per la sanità, una dalla banda di S. Rocho l’altra dalla banda di S. Sebastiano. ( La chiesa di era situata vicino a Chiesa Vecchia dove ora c’è il pilone spartitraffico Boves Fontanelle.)
Nel 1631 la popolazione scomparsa è pari ad un settimo del totale, mentre nell’Italia Settentrionale viene ridotta anche meno di un terzo.
La chiesa di S. Rocco riportava fino a qualche decennio fa una scritta rivelatasi come evidente falso storico, e già rivelata come madornale errore dal Mottini nella sua storia bovesana: “Nel 1610 mortifera peste lasciava in Boves supertiti solo sette famiglie. Un po’ poche considerando che la popolazione si aggirava sulle 4.500 anime.”
Sul portale si trova una lapide su cui si legge:
“Questa cappella dedicata a S. Rocco
fu costruita nell’anno 1430
In seguito della terribile epidemia
ristorata nel 1610
in cui mortifera peste lasciava supertiti
a Boves solo sette famiglie.
Ampliata nel 1836 dopo il flagello del cholera Morbus
ed abbellita nel 1857”
Tratto da:
*“Il giornale di Boves” agosto 1996 - “Viaggio attraverso la storia di Boves” a cura del prof. Mario Martini
*“ La Guida” 03 novembre 2000.
(nel concentrico – Via Peveragno)
Posta a quello che, secoli fa, era uno dei confini comunali la cappella di S. Rocco nel 2000 è in fase di restauro e sara restituita ai bovesani in tutto il suo splendore. “ La chiesa è molto antica ed è stata costruita in due fasi,- dice il Signor Rinero che sta lavorando al recupero,- dopo aver curato il risanamento della struttura stiamo occupandoci della tinteggiatura utilizzando i colori tradizionale del rosa, grigio chiaro, e rosso mattone. Durante i lavori abbiamo portato alla luce alcuni cornici che intendiamo recuperare. L’intervento si concluderà con la tinteggiatura del campanile.”
La chiesa di S. Rocco risentiva degli anni e dell’umidità proveniente dal materiale con il quale è costruita, tra il quale compare la pietra porosa del torrente Colla il risanamento è partito dalla base del’edificio fino all’altezza di alcuni metri. Peraltro, è chiesa molto antica considerando che vi si fa riferimento nei documenti del 1630 quando si parla della terribile peste che anche a Boves miete le sue vittime.
Tra i provvedimenti per arginare l’epidemia, il consiglio comunale del tempo stabilisce una sorveglianza speciale nei confronti dei forestieri che arrivano in paese. I documenti parlano di due guardie per la sanità, una dalla banda di S. Rocho l’altra dalla banda di S. Sebastiano. ( La chiesa di era situata vicino a Chiesa Vecchia dove ora c’è il pilone spartitraffico Boves Fontanelle.)
Nel 1631 la popolazione scomparsa è pari ad un settimo del totale, mentre nell’Italia Settentrionale viene ridotta anche meno di un terzo.
La chiesa di S. Rocco riportava fino a qualche decennio fa una scritta rivelatasi come evidente falso storico, e già rivelata come madornale errore dal Mottini nella sua storia bovesana: “Nel 1610 mortifera peste lasciava in Boves supertiti solo sette famiglie. Un po’ poche considerando che la popolazione si aggirava sulle 4.500 anime.”
Sul portale si trova una lapide su cui si legge:
“Questa cappella dedicata a S. Rocco
fu costruita nell’anno 1430
In seguito della terribile epidemia
ristorata nel 1610
in cui mortifera peste lasciava supertiti
a Boves solo sette famiglie.
Ampliata nel 1836 dopo il flagello del cholera Morbus
ed abbellita nel 1857”
Tratto da:
*“Il giornale di Boves” agosto 1996 - “Viaggio attraverso la storia di Boves” a cura del prof. Mario Martini
*“ La Guida” 03 novembre 2000.